Facebook VS LinkedIn: è davvero guerra?

I dati raccolti da Alexa e SimilarWeb a gennaio 2016 mostrano che Facebook è al primo posto fra i Social Network in tutto il continente americano, in Oceania, in Europa (Russia esclusa), in buona parte dell’Africa, del Medio Oriente e del Sud dell’Asia. Al secondo posto si trova Instagram, al terzo Twitter. Si tratta di due Social Network dalle dinamiche particolari, tuttavia: se da una parte abbiamo la pubblicazione continua di un flusso di immagini, dall’altra notiamo un flusso di aggiornamenti rapidissimo, nel quale occorre essere sempre pronti a intervenire. Difficilmente queste dinamiche si sposano con le esigenze e le possibilità commerciali e di marketing di un’azienda non opportunamente strutturata per essere presente in maniera attiva e fruttuosa su questi canali. Al quarto posto, invece, si colloca LinkedIn, comunemente definito “il Social Network del lavoro”.

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I numeri parlano chiaro

Facebook conta 1,65 miliardi di utenti, 28 milioni in Italia (attivi almeno una volta al mese), ben 30 milioni di aziende hanno una fan page. LinkedIn, invece, si attesta sui 430 milioni di utenti, 9 milioni in Italia (attivi almeno una volta al mese), 140.000 sono le aziende italiane che hanno una pagina LinkedIn.

Sarà tutto oro quello che luccica?

Diversi articoli, come quello scritto da Evelina Dietmann, blogger del Corriere (http://italians.corriere.it/2016/06/25/facebook-il-ritratto-dellutente-medio/), evidenziano quanto possa essere basso il livello delle interazioni che avvengono su Facebook e il profilo dell’utente medio. I profili, ma anche i gruppi e le pagine aziendali di LinkedIn, invece, mostrano un’attenzione più elevata, data anche dalla consapevolezza di ogni utente che i profili e i post possono essere visti e letti da possibili clienti, partner commerciali oppure selezionatori. Facebook, insomma, porta vantaggi in termini di business principalmente a Facebook, LinkedIn permette, invece, di ottenere un ritorno personale o aziendale diretto con meno sforzo, anche economico.

C’è una grande novità, interessante principalmente per i privati: a metà del 2016 Microsoft ha acquistato LinkedIn per una cifra record: 26,2 miliardi di dollari.

Quali sono stati i motivi principali della scelta? Tre sono le parole chiave:

  • integrazione, fra il sistema cloud più utilizzato al mondo e una rete professionale di alto livello su scala mondiale;
  • newsfeed: flusso continuo di notizie sul mondo degli affari, generato direttamente dagli utenti, che permette a privati e aziende di restare aggiornati e, specialmente a queste ultime, di creare contenuti che rispondano a esso;
  • servizi professionali: grazie all’unione di LinkedIn e Microsoft, e al lancio di LinkedIn Learning, sarà più semplice per i professionisti avere degli strumenti per la formazione, e per le aziende individuare la figura giusta al momento giusto.

Per quanto riguarda le aziende, invece, una pagina LinkedIn risulta più performante di una pagina Facebook in termini di affermazione del marchio, awareness, reputazione e generazione di business (leads, clienti, partners) per il tipo di interazione che avviene sul Social Network ma anche per la possibilità di strutturare, per ogni azienda, ben dieci pagine vetrina. Immaginate di avere ben dieci pagine aggiuntive a disposizione da strutturare in base al destinatario, al contenuto, o a qualsiasi elemento che la vostra realtà voglia mettere in evidenza, aggiungendo a questo la possibilità di costruire campagne mediamente più performanti di quelle di Facebook anche per le aziende B2B e molto altro.

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